20091025

dì, Tò: dietro un dito!

preferirei qualcosa di più vagabondo e meno statico. è troppo facile così. preferirei quell'atmosfera di ricerca e di mancanza. cercare ed invetare i posti dove incontrarci di nascosto e consumarci svelti. qualcosa di più adolescenziale, meno maturo e scontato. è troppo facile così. solo perchè io non sono ancora uomo e vorrei frequentare persone non ancora donne, non ancora uomini. ma questo è impossibile perchè la mia "immaturità spirituale" è cugina di quella mentale e fisica.

ma quello che scrivo è più favola che realtà. sono prima di tutto "storie", ancora prima di essere "fatti" sono storie. storie vere, ma pur sempre storie.

e remo (contro). e remo (ancora). da solo sull' eremo. è una gran cosa con - fondersi l'un l'altro. ho masticato semi di mela in onore del disco del maestro che uscirà a novembre. poi ho capito che la geometria metafisica è una scusa intelletuale. infine ho fatto mia l'idea che quando sarò qualcuno diventerò pure qualcosa, e se diventerò qualcosa dimenticherò qualcuno, più di uno!