20090410

quel punto nero che non se ne va

stanotte eri in una scuola inesistente, m'hai incrociato e portavi gli occhiali, quelli grossi da robot. sulle scale non ci siamo detti niente. è davvero cattivo il tempo, non sa pulire macchie, non sa cucir ferite. dieci tracce e poi chiuderemo tante cose. dieci tracce e tornerò a fuggire. e pensarmi imbecille, in fondo, se gioco a nascondino senza farmi trovare, se il mio corteggiamento è atipico, speciale. ribrezzo masse di mantenuti in camicia che parlano di tecnologia e sport. ribrezzo i figli del vizio che discorrono di esami e lavori part-time. feccia che non siete altro, appartenete al mondo giusto, quello dei veri, quello dei buoni, quello del gusto. io non mi trovo da nessuna parte e ho perso la voglia di cercarmi. come posso trovare te, se nemmeno io conosco il nome mio? spera o spara.