20090303

inopinabile beltà

Era infatti il momento in cui ogni uomo, nella mia condizione, sarebbe stato accecato dall'ispirazione e ne sarebbe stato travolto, senza una solida difesa. La città a quell'ora risplendeva ed io, solo con quel tuo profumo, rimasi sorpreso dalla bellezza che qualche ora prima ci catturò. La notte che ci fece velario spinse via la solitudine presunta ed un anonimo parco divenne l'Eden tanto atteso.
Quell'aroma e quei lembi delicati, le mani tremole e le socchiuse palpebre, fanno tutt'insieme la prova lampante che l'indipendenza sia solo una vigliacca e troppo comoda consolazione.